
La Mostra Immersiva
dal 9 giugno
Da Vinci Experience
La mostra
Dal 9 giugno 2025 al 5 ottobre 2025 ritorna Da Vinci Experience, un viaggio immersivo attraverso la vita e le opere di Leonardo alla Cattedrale dell’Immagine a Firenze.
Una sorprendente mostra immersiva dedicata al genio toscano che trasporterà gli spettatori alla scoperta dell’artista e dello scienziato, dell’ingegnere e dell’anatomista. Un personaggio dalle mille sfaccettature che ha cambiato il corso della storia.
Il viaggio attraverso la vita e le opere di Leonardo viene affrontato in 35 minuti di video immersivo suddiviso in sei blocchi tematici: biografia, colore, pittura, ingegneria/anatomia, acqua e aria. Una narrazione che parte dal racconto cronologico della vita del genio e poi si dirama tra gli effetti visivi dei video generativi che affrontano i tanti temi legati a Leonardo.
Da Vinci VR Experience
Con Da Vinci VR Experience puoi interagire con le grandi invenzioni ingegneristiche di Leonardo. Grazie a un’applicazione sviluppata appositamente per Da Vinci Experience, il concetto di immersività inaugura nuovi paradigmi di possibilità.
Semplicemente indossando i visori, avrai l’opportunità di entrare nell’opera ingegneristica del più visionario protagonista del Rinascimento. Potrai sperimentare quei grandi progetti che il maestro vinciano non poté mai vedere realizzati: andare in battaglia controllando un carro armato, sperimentare il volo grazie alla vite aerea e navigare un fiume governando la barca a pale.

Le macchine di Leonardo
I modelli delle macchine di Leonardo, sia a grandezza naturale che in scala, sono riprodotti minuziosamente sulla base dei progetti originali di Leonardo da Vinci.


Gallery
Leonardo Da Vinci
(Anchiano, 15 Aprile 1452 – Amboise, 2 Maggio 1519)
Riconosciuto come il più grande ingegno del Rinascimento, Leonardo fu pittore, scultore, disegnatore, architetto, filosofo, poeta, matematico, anatomista, botanico, musicista, ingegnere civile e militare, urbanista, scienziato.
Figlio illegittimo e primogenito del notaio Ser Piero di Vinci, ebbe un’istruzione piuttosto disordinata e discontinua, a cura del nonno e dello zio paterni. Imparò a scrivere con la mano sinistra e a rovescia, cioè in maniera speculare alla scrittura normale. Secondo il Vasari, nello studio il giovane Leonardo “cominciava molte cose […] e poi l’abbandonava”, ed era invece sempre più evidente il suo interesse nel “disegnare et il fare di rilievo, come cose che gl’andavano a fantasia più d’alcun’altra». Fu allora avviato alla carriera artistica presso la bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze. Da quel momento la sua vita cambiò.
Allievi del Verrocchio furono anche Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio e Lorenzo di Credi. La bottega era luogo di formazione in più discipline artistiche: pittura, le varie tecniche scultoree (su pietra, fusione a cera persa e intaglio ligneo), e persino le cosiddette arti minori. Fu la porta che aprì a Leonardo la strada che avrebbe percorso per il resto della sua vita. Dalla pittura sarebbero infatti derivate le altre attività. Per Leonardo infatti la pittura è scienza, che rappresenta “al senso con più verità e certezza le opere di natura”. E l’indagine delle opere di natura è lo stimolo presente in ogni moto leonardiano. È la curiosità nei confronti delle leggi di funzionamento della natura a spingerlo a ritrarre nel dettaglio i fiori sul prato della sua Annunciazione (1472-1475), come a elaborare una nuova tecnica prospettica, la cosiddetta “prospettiva aerea”, che tiene conto dei fenomeni atmosferici. La stessa curiosità lo spinge ad analizzare le dinamiche degli animali volanti, riempiendo di disegni il Codice sul volo degli uccelli (1505-1506), o a dissezionare i cadaveri umani per compiere studi di anatomia o sulla dinamica dei flussi idraulici.
Ma la genialità di Leonardo si fa presto notare e viene presto contesa: il duca di Milano lo ospita nella sua città, chiedendogli di inventare nuove armi per le sue campagne militari; il gonfaloniere della repubblica Pier Soderini lo vuole a illustrare la più grande sala del Palazzo Vecchio di Firenze; il cardinale Giuliano de’ Medici gli offre una pensione per condurre le sue ricerche scientifiche a Roma; nel 1517 il re di Francia lo invita a unirsi alla sua corte dove potrà lavorare in tranquillità ai suoi progetti.
Ambito dai potenti dell’epoca, Leonardo viaggia per tutta Europa e, offrendo i propri servigi, ottiene i finanziamenti necessari per portare avanti liberamente le sue ricerche. A noi sono arrivati meno di venti dipinti riconosciuti come originali di Leonardo, mentre siamo in possesso di 23 codici originali del Maestro, per un totale di 3311 pagine autografe.