La Storia di Santo Stefano al Ponte

Santo Stefano al Ponte è una chiesa romanica collocata nell’omonima piazza nel centro di Firenze. Questo gioiello nascosto si trova a pochi passi da Via Por Santa Maria, vicino al celebre Ponte Vecchio, nel cuore del capoluogo toscano. Al momento la chiesa viene usata come centro di arte immersiva multimediale e sala da concerto.

La chiesa fu originariamente costruita tra l’XI e il XII secolo in stile romanico con una facciata in marmo policromo e l’interno a tre navate. Nel XIV secolo, gli esterni della chiesa furono ridisegnati e della facciata originale a oggi rimane solo la sezione in marmo attorno al portale. Tra il 1631 e il 1655, gli interni della chiesa furono rinnovati, trasformando le tre navate in un unico spazio. Fu aggiunta una cripta e gli interni furono ridisegnati per includere un coro.

L’adiacente museo diocesano ospita una tavola di una Madonna di Giotto. Dentro la chiesa sono presenti opere di Matteo Rosselli (Visione di San Lorenzo), Niccolò Lapi, Giottino, Mariotto di Nardo, Ferdinando Tacca (bassorilievo bronzeo del Martirio di Santo Stefano, 1656), Francesco Bianchi Buonavita, Cigoli (Copia della Deposizione di Santi di Tito), Francesco Curradi (Morte di Santa Cecilia davanti a Urbano I, 1641), Francesco Morosini (San Paolo sulla Via di Tarso), Mauro Soderini (San Zanobi resuscitata un fanciullo, 1745), e Santi di Tito (Madonna e Santi, dopo 1585).

1116

Prima documentazione della Chiesa

1233

Viene ultimata la facciata

1636

Gli interni della Chiesa sono completamente ridisegnati

1895

È installatala scalinata con balaustra proveniente dalla Basilica di Santa Trinita

1966

La grande alluvione di Firenze del 4 novembre danneggia gravemente l’edificio

1986

La Chiesa viene sconsacrata

1993

Nella notte tra il 26 e il 27 maggio, la Chiesa viene danneggiata dall’attentato esplosivo compiuto dalla mafia

2015

Crossmedia Group inaugura la
Cattedrale dell’Immagine

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